LA PAROLA E' DIO

A seconda del periodo in cui viviamo vi è un uso più o meno responsabile delle parole....
Tutto dipende dal bagaglio di vita vissuta, che porta con sé colui che fa informazione...
Vi è una scala intrinseca di "valore vibratorio" nella parola che svela l'Anima di chi parla.
Se a parlare di previsioni del tempo vi è un ufficiale dell'aeronautica che ha vissuto la guerra, com'era il colonnello Bernacca, per indicare un temporale di grande intensità diceva:- " FORTI TEMPORALI"
Oggi, chi ha preso il suo posto che ha visto le guerre con il binocolo e non sa le devastazioni che portano con sé, dicono : "bombe d'acqua" oppure se il freddo sarà intenso "sciabolata artica" senza evidentemente aver mai visto la bruttura di una sciabolata inferta a qualcuno realmente...
Da un lato vediamo chi è responsabile di ciò che dice perché ha un vissuto, dall'altra chi non è passato attraverso la vita ed è come un bimbo in fasce.
Da un lato colui che è divenuto empatico per cui non augurerebbe a nessuno di provare ciò che ha vissuto, dall'altra qualcuno che deve ancora vivere la Scala della Vita e anela all'avventura non consapevole dei rischi che essa comporta.
Vi ricordate gli spot radiofonici fatti durante la pandemia? Vi era una mente adulta dietro?
Non credo perché si parlava di guerra....
e la gente era convinta di averla vissuta..
Mentre ora come fosse stato un Rito Evocativo ci troviamo davanti alla possibilità di una vera guerra come se l'avessimo ricercata dall'uso delle parole fatto e da qui forse capiremo che con le parole non si scherza né si gioca perché in esse vi è il nostro futuro cioè Dio!