Si dice che il teatro stia morendo.
Ma non è perché la fiction (da fingere ...menzogna )sia migliore: è perché abbiamo confuso la verità con l’apparenza.
In Italia, negli ultimi anni, sono stati chiusi più di 400 teatri.
Non perché il teatro non serva più, ma perché abbiamo tradito la sua essenza: abbiamo messo sul palco chi è abituato a ripetere quindici ciak per ottenere una scena buona, chi bluffa, chi non ha lavorato sulla propria anima.
Parlo da persona che ha fatto anche la fiction.
E posso dire con chiarezza:
quando la fiction funzionava davvero, era perché a farla c’erano attori di teatro.
Attori prestati al cinema, alla televisione, alla fiction.
Uomini e donne che sapevano incarnare la parola, l'azione, la verità.
L’attore vero è uomo d’azione consapevole: vince alla prima, vive nel presente.
Il pubblico lo sente.
Quando manca l’anima, la gente si allontana.
Non è il teatro che muore: è l’autenticità che viene uccisa.
Anche la medicina tradisce se stessa, se invece di curare crea dipendenza per vendere.
Quando il medico diventa spacciatore d’illusioni, come il chirurgo estetico che sfrutta l’insicurezza per vendere maschere, si spegne la fiamma della cura vera.( era l'ustione)
E attenzione: oggi, visto che il teatro della parola non funziona più — perché mancano gli attori — si cerca di riempire i teatri con i musical.
Ma il musical è un'altra cosa.
È spettacolo, operetta, intrattenimento.
Non ha nulla a che vedere con la missione sacra del teatro della parola.
Non si può confondere con l’incarnazione del verbo.
Non si può confondere l’animazione con la presenza viva.
Io so che, oggi, può sembrare un'illusione quello che sto dicendo.
Ma arriverà il tempo in cui la gente, assetata di verità, tornerà a cercare la parola viva, dal vivo.
Per questo dobbiamo rimettere le persone al posto giusto:
Gli attori a teatro, a incarnare la verità.
E inventare un altro nome per gli altri: chiamiamoli illusionisti di sé stessi, uomini e donne che bluffano anche con la propria anima.
Presto, con l'intelligenza artificiale, potremo costruire voci, volti, frasi false da far dire a chiunque.
Non ci sarà più distinzione tra vero e finto, se non nell'anima di chi saprà ancora sentire.
E allora la gente tornerà in strada, tornerà nei teatri, tornerà a cercare la verità.
Il teatro è verità.
La fiction è bluff.
Non dobbiamo fuggire la vita.
Dobbiamo imparare a viverla. Con dignità. Con anima. Con verità.