Occhio al termine "RECITA"

E' offensivo per un attore sentirsi dire : "cos'è che reciti?" ........"dove stai recitando?" Ti viene da rispondere : " guarda che non sono alle medie alla recita di fine anno!" Ovviamente il profano non ha colpa, perché ignora la sottile differenza tra l'attore vero e chi crede di essere un attore....rovinando il concetto sublime che ne rappresenta.
L'attore è azione pura,.. mentre chi lo emula ......è "fuffetta", portando nel frasario comune confusione.....
La colpa è stata l'uso errato che ne è stato fatto nei secoli, in quanto dal latino appare evidente come sia stato chiamato in causa ..IL SUBLIME
L' attore interpreta, fa vivere le parole, le trasforma , le fa diventare vere, cosa ben diversa dalla ripetizione mnemonica di un Rosario o di una poesia da parte di un professore del liceo, che non ha idea della trasmutazione della lettera morta in viva.
Vuoi la presunzione vuoi l'ignoranza, senti accomunare da secoli il "recitare" teatrale a quello di un Rosario....Il famoso Verbo delle scritture, che prende vita, per poterlo comprendere appieno, potrà avvenire soltanto con l'attore....proprio perché passa attraverso la SUA ANIMA, LA SUA VERITÀ....
Quante le donne.....alle quali facevo un complimento,  mi dicevano arrossendo: " mi stai prendendo in giro, non posso crederti sei un attore......"Altra falsità, su di NOI .

Da quando mondo è mondo il pazzo vede nella persona normale il pazzo!

                                                                                                                       DocFranz