Carcere ......dolce evasione


È inquietante sentire una serie di chiavi, chiavistelli, catenacci, porte e portoni grandi come quelli del caveu di una banca chiudersi alle spalle mentre la guardia urla all'altra di aprire la porta successiva ....

Sono al Grand Hotel Millesbarre....

un luogo triste, di detenzione...dove mi hanno chiamato a sostituire un attore che per assurdo doveva insegnare a leggere le poesie ma a causa di un incidente di percorso aveva dovuto mollare....

Al momento ...del mio passaggio come in un film i detenuti corrono a vedere la novità, tenendosi con le mani alle sbarre....qualcuno grida il mio nome ....non mi giro perché la guardia mi fa premura ed io ...tiro dritto vedendo di striscio alcuni volti con cicatrici ....tatuaggi ....e denti sparsi....

così mi dico "che poesia andrai ad insegnare loro...penseranno che il mondo esterno viene a prenderli in giro..."

E mentre cammino assorto nel dilemma, una voce in lontananza fa il mio nome.....Franz.....e ancora

Franz.....la voce è famigliare vorrei fermarmi per capire chi è ma la guardia mi consiglia di accelerare il passo. È da tempo che mi faccio chiamare Francesco • Franz lo usavo da ragazzo ...anche se per molti ero stato il Malefico Ramirez.....

Ai miei tempi eravamo soltanto in due nella città a chiamarci così, io e il proprietario di una discoteca...

Franz era il mio Carso • i suoi spigoli •la mia parte giovane, violenta..qualcosa che credevo sepolto e che lì guarda caso cominciava a riaffacciarsi

~ forse tornavo a casa tra i miei demoni ~

 

In vita mia grazie alla Fede in Cristo al Teatro, a Karol, alla mia Madre Spirituale....ero riuscito a trasformare il mio inferno interiore ne La mia Bussola °°°

era stata dura ma se ero lì forse era per spiegare come ci ero riuscito.

molti tra loro i senz'Anima, ma tanti eran come me, eran venuti a Recuperarla...

 

Da Lazzaro(ne) alzati e cammina