Fratello ROCK
.Che strappo al cuore.
Se n’è andato Alfredo Saitto — per me non solo un maestro (alla RCA era stato “il numero 3”, quello che portò in Italia Annie Lennox e gli Spandau Ballet, un mito: lo potevi vedere in giro col vespone per Roma con Lou Reed) — ma un amico vero, un principe di generosità.
Fu lui a scegliermi quando arrivai a Radio Centro Suono: nacque il mio programma notturno “DocFranz – Il Fuggitivo”, per gli ultimi resistenti del cuore.
Poi mi “infilò” in “Musica Orienta” come sostituto, per alcune repliche, di Vittorio Nocenzi, leader del Banco del Mutuo Soccorso: parlavamo di vibrazione nelle scuole delle borgate, e io — coadiuvato da grandi musicisti, dal batterista di Alex Britti al bassista di Paul Young, Mark Hanna — dialogavo con i ragazzi.

Quando tornai a Trieste per stare vicino alla malattia di mia madre e poi di mio padre, e fondare la mia scuola “La Bussola dell’Attore”, dissi quel nome. Lui sorrise: “Perfetta.”
Mi è stato vicino nei momenti più duri e mi spinse a tornare in scena con “Scrivimi” (con Mirella Banti al suo debutto teatrale). Ripeteva: “Ricorda, tu sei un vero attore… un attore rock. Devi tornare sul palco.” E così fu.
Oggi va via un pezzo della mia famiglia. Buon viaggio, Alfredo. Mi mancherai tanto. Ti voglio bene.
P.S. La foto è durante le prove di Scrivimi… lo spettacolo che scrivesti tu per me. Non ti dimenticherò mai. FRATELLO ROCK.