Ricerca nel Blog
Torna al blog
Diego Reggente fai buon viaggio!


Diego Reggente esule fiumano che da tassinaro triestino divenne voce famosa del doppiaggio, molti i personaggi doppiati,  da Al Pacino  a " Jeeg Robot d'acciaio" e molto altro ancora...ieri 28 gennaio 2023 è partito destinazione PARADISO

Di lui ho un ricordo meraviglioso, il cui vissuto era unico..un esempio di forza e determinazione .....ed è con lui e grazie alla sua carica di simpatia che decisi di aprire la scuola di doppiaggio a Trieste ....
Nato a Fiume, l’attuale Rijeka, e, come molti italiani, nel dopo guerra, lascia l’Istria e giunge a Trieste, dove, per sbarcare il lunario e mantenere la sua famiglia lavora come tassinaro pur senza dimenticare per un istante la passione che lo ha sempre affascinato, ovvero il grande cinema.
Mi raccontò, un episodio particolare, accadutogli prima ancora di sognare di fare l’attore. Un giorno lo chiamano all’Hotel Excelsior a Trieste per effettuare una corsa col suo taxi fino a Lubiana.
Il cliente è veramente un personaggio particolare, il suo nome è Orson Welles. I due si intendono subito al volo e, vista la fiducia riposta in Diego, Welles gli chiede addirittura di accompagnarlo a Zagabria con il delicato incarico di portare un’ambasciata alla donna che in futuro diviene la moglie del grande attore.
Decide di iscriversi ad una scuola di teatro, alternando lo studio con il lavoro. I suoi clienti diventano inconsapevoli spettatori della sua metamorfosi artistica, declama i nomi delle vie con l’enfasi di un vero divo del cinema.
Arriva il giorno in cui, anche grazie ad amici come Romano Puppo, grande attore-stuntman triestino, nonché suo maestro di cucina, di base tra Roma e Hollywood, viene esortato a far parte della grande avventura.
Loro sono già lì, a Roma, a Diego non resta che partire e rischiare. Gli inizi sono duri, come nelle descrizioni di chiunque abbia vinto una non facile sfida, ma lui, reso più forte proprio dall’esperienza del suo “esodo” affronta tutto con un sorriso.
Fa un po’ di tutto dal cinema al teatro ma, alla fine, è la sua voce che lo porta al successo. Una voce inconfondibile che segna il suo futuro, e che dà la parola ad uno dei suoi personaggi preferiti: Al Pacino.
Una frase che mi disse e che mi rimarrà sempre fu:
“Amico, io sono la dimostrazione che un sogno può diventare realtà, questa è una massima che regalo a tutti quelli che vogliono vivere questo mestiere”
Diego fai buon viaggio mi e ci mancherai!
N.B. Lui nella foto è quello con i baffi, tra alcuni degli attori che fecero parte di uno stage da me organizzato dall'allora Bussola dell'Attore. ( Stefano Vattovani, Valentino Pagliei, Verena Buratti ecc)

diego reggentejpg
La Bussola dell'Attore

Questo logo è di una scuola che ora non c'è più, al quale sono grato perché mi permise di poter esser stanziale, e così accudire mio padre e mia madre.
Come sapete il lavoro dell'attore di teatro si svolge prettamente come un vagabondo. Mussolini ci definiva "Zingari di Lusso" però pur sempre girovaghi. Così grazie all' idea di una scuola...trovai il modo di fermarmi ...e misi le stelle nel logo....proprio perché in questa scuola avrei parlato quasi esclusivamente di loro.

La Bussola dell'Attore

Un giorno Beppe, (Giuseppe Polcino )un mio frà del Morosini del corso Akernar, venne a vedermi allo spettacolo al teatro Manzoni di Milano ,mentre ero in tournée con Giuseppe Pambieri, con lo spettacolo To Be or Not to Be e seppur il mio personaggio stesse riscuotendo un gran successo in giro per l'Italia gli rivelai di esser molto preoccupato per le condizioni di salute di mia madre.


Mi sentivo stupido a ricever applausi mentre vedevo mia madre peggiorare di giorno in giorno, sentivo che dovevo lasciare Roma alla volta di Trieste per esser più vicino ai miei, ma non sapendo fare altro mestiere che quello dell'attore gli dissi :


"frà come cazzo faccio per mantenermi a Trieste? In fin dei conti ora Roma è la mia città dove tra radio doppiaggio teatro e fiction riesco ad andare avanti..ma a Trieste che faccio?"
Mi ricordo oggi come allora il Suo sguardo, erano passati più di venti anni dai tempi, in cui come incursori, alle tre del mattino, lontani dagli sguardi dei sorveglianti, ci si dava appuntamento nelle docce del collegio…per fumare di nascosto ... Così ora come allora dopo vent’anni mi ritrovavo davanti a lui ….a parlar di futuro con il cuore in mano...…..soltanto che al posto delle docce del Morosini  all'isola di Sant'Elena a Venezia eravamo nel bar di Giorgio Armani al Bar Armani Bamboo vicino al teatro Manzoni a fianco di via Montenapoleone.... mi guardò e mi disse " apri una scuola!"
Io? Mi sembrava una cosa gigantesca……da fare ..
si tu!!!!.....in fin dei conti è pieno al mondo di scuole con attori amatoriali che vi insegnano tu potresti fare la differenza ed esser una buon contributo per la Tua città ricorda che oltre ad esser un’attore professionista sei anche doppiatore o no?

Quel giorno capii che la vita poteva continuare, così grazie a quel suggerimento l'anno dopo parlai al mio regista Antonio Calenda del mio desiderio di voler abbandonare il teatro per stare al fianco dei miei , e lui comprensivo mi disse che anche se avessi optato per questa scelta quando avrei voluto tornare sulle scene lui mi avrebbe aperto sempre le braccia.

Così ricordo con grande emozione l'ultimo spettacolo la notte di capodanno del 2010 al teatro argentina che chiudevo una parentesi per aprirne una nuova .

Infatti apri la scuola de La Bussola dell'Attore una scuola di doppiaggio, public speaking , speaker radiofonico e recitazione non di teatro per evitare di entrare in conflitto con le altre realtà esistenti nel territorio di Trieste .

Fu un successo clamoroso, così oltre a riuscirmi a mantenere , misi a lavorare per me i migliori. Nel giro di otto anni avrò avuto più di duecento allievi, dagli aspiranti attori, agli attori che volevano perfezionarsi agli imprenditori della città con il public speaking agli anziani nonni paletta del traffico mente/ cuore.
Insegnando mi si è aperto un mondo, ho imparato molte cose , ho cominciato ad organizzare dove prima pensavo solo a prendere ordini, passando dalle regie teatrali ai mediometraggi alla creazione di iniziative rivolte al sociale che hanno avuto un risvolto molto importante per la mia vita.

Dai Nonni Favolosi in cui insegnavo a leggere le favole ad una cinquantina di anziani tra Trieste e Padova in sinergia con i rispettivi Comuni che mi davano come aule studio , dei teatri meravigliosi dopo di che portavo in tournée i nonni per le scuole a leggerle ai bambini...

Po ho affrontato l'esperienza d'insegnamento in carcere fino ad arrivare ai bambini degli asili sempre grazie alla Bussola dell'Attore......

La chiamai Bussola grazie al mio frà di marina che di bussole spesso in navigazione si ha necessità.....così come il suo suggerimento fu per me una bussola così decisi di farlo per altri.

Poi nel giro di dieci anni mio padre e mia madre sono passati nella dimensione a cui pochi è dato sapere e così , decisi di chiudere la bussola per tornare a recitare , riprendendo il mio grande amore il mio palco con il mio ESSER ATTORE stavolta non più come numero due a fianco di del protagonista ma essendo io stesso il protagonista…..evidentemente la Bussola mi aveva aiutato anche in questo passaggio…….

Nel 2019 feci lo spettacolo Theatron scritto da PatrizioRanieri Ciu e subito dopo nel 2020 Scrivimi - le parole che restano di Alfredo Saitto con la partecipazione dell'attrice Mirella Banti spettacolo che dopo Roma dovemmo fermare a causa dell'emergenza covid....per darmi alle fiction e all’insegnamento online…..

Però oggi vorrei dire grazie a Te mia BUSSOLA DELL'ATTORE ,  grazie al mio frà per quel consiglio ricevuto .....grazie tutti quegli allievi dei quali molti poi son diventi collaboratori e amici senza la cui Bussola non avrei mai potuto fare la loro conoscenza.

Grazie Grazie Grazie

Le Maschere

download 2jpgQuando esci da un teatro...se hai lavorato con la maschera, non ti riconoscono...Non sanno che sei... Tu....sei invisibile ai più
Per un ragazzo questo può essere triste...molti.. Vogliono esser famosi subito subito.. Ma è lì proprio che bisogna lavorare..Contro l'ego...
Questo è ciò che ho sempre insegnato . Quando impari a essere invisibile... ad amare questa dimensione non per timidezza..  quando capisci il valore del l'umiltà dell'artigiano.....allora il Bene ti premierà...con il carisma......
La FORZA!

La Maschera, notoriamente...anche quella del demonio (arlecchino) va trattata sempre con rispetto. (parallelo con la vita terrena)

Quando prendi una maschera in mano...non trattarla come se fosse inanimata...non metterle le dita negli occhi...... risulteresti goffo.....idiota.....sacrilego....

Trattala come se fosse viva....perché lo è

Noi del mondo dello spettacolo.....crediamo....nell'altra dimensione.....lavoriamo con le energie.....invisibili...buone e meno buone....

Impariamo...come esercizio.a vedere nel buio.... a far luce nelle tenebre...dell'anima...per chi nel caso vi si fosse smarrito....

Lo spettacolo.....è un mondo meraviglioso...che senza fartene carico.......attraverso un gioco di fantasia........t'insegna a viver nella Realtà...ogni spettacolo..."insegna senza aver la presunzione d'insegnare"

Quando vedi un vero attore...non credere che con te stia recitando...

.Se è uno vero....lo farà solo dal palco...chi confonde ..il palco con la realtà....vive ancora di schizofrenia.....prendendo in giro se stesso e gli altri...e sarà uno di quelli che quando prende una maschera in mano..le metterà le dita negli occhi....