Saper " Essere " ATTORE della propria vita

La parola a seconda del suono che avrà, ci svelerà l' essenza di chi la pronuncia , il suo essere...il suo esistere.

Possiamo capire chi abbiamo davanti, partendo dalla sessualità , fino al Suo atteggiamento nei confronti della vita ... se solare ... ombroso, per arrivare a determinare il grado di ... lealtà o falsità... che ha con se stesso.

Tutti ....possiamo raccontarcela allo specchio di casa..........nel segreto delle proprie pareti ... diventiamo tutti dei piccoli Napoleone, dei Don Giovanni.....dei Santi.......poi però quando scendi in strada il vero specchio spirituale sono gli sguardi delle persone che incontri..loro risponderanno..alla tua essenza interiore....saranno il vero specchio di come sei...nella realtà....scevro dalle tue visioni...egoiche...del narciso che specchiandosi ...sulla propria immagine....rimarrà sempre solo e infelice........

Capirai che non sono il numero delle parole imparate a memoria il cosiddetto "nozionismo" a renderti...protagonista.....tra la gente.........ma l'aver risolto il dubbio interiore del tuo essere...del CHI EFFETTIVAMENTE SEI

Solo allora pronuncerai delle parole che avranno una forza dirompente....

Ecco perché il grande Shakespeare.....pronunciando "Essere o non Essere" riassumeva il dilemma della vita dell'uomo.

Oggi avendo un mondo di persone che non sanno più chi sono..perché bombardate da una pubblicità incessante, in cui ti demoliscono interiormente per poter vendere dei loro prodotti rassicuranti, non esistono più degli Stati reali .e si vive in una specie di melassa virtuale....una cosa senza confini ....dove ci si nutre delle stesse paure...senza essenza reale....senza la vera felicità........

Non è il nasino all'insu'.....non sono un paio di orecchie a sventola a determinare la gioia o la tristezza di un individuo.....né tanto meno un tatuaggio.....ma il sapere essere...esistere.
Guerriero è chi sa combattere non chi si veste da guerriero...

Ricordiamo che il participio passato del verbo essere è Stato.
Vi siete mai domandati perché a rappresentare l'essenza di una Nazione vi son parole derivanti dal verbo essere? Perché l'essenza (sempre da V.essere) di un incarico di Stato si celebra con un gesto Sacro come il Giuramento "dove diamo la parola?
Una tra tutte  la parola Ente ( Dal lat. tardo ens entis, p. pres. di esse ‘essere’ •prima metà sec. XVI ).....Ma allora il dubbio è ma questo verbo sta alla base di qualcosa di vivo? Allora non vedendo più degli Stati.....ma macabre rappresentazioni di chi eravamo.....mi domando  abbiamo rinunciato tutti noi a essere......Abbiamo paura di  vivere... ? Perché non tornare tutti attori protagonisti della propria vita? Che vi sia una stretta correlazione tra il senso dello Stato e noi esseri che Vi abitano.....?